Il 02-05-2020 si vengono a creare alcune situazioni che favoriranno uno sviluppo supercellulare nel primo pomeriggio. Il CAPE in pianura non è elevato, tutt'altro, si parla di 600 massimo 1000j/kg e lo shear non è da meno risultando particolarmente contenuto.
Si vengono però a creare alcune situazioni particolari, inizialmente la forzante orografica avvia una cella temporalesca (il cui outflow fungerà da fronte freddo in discesa da nord) sul cividalese con alcune grandinate segnalate al suo interno. Al radar si evidenzia già in questa fase una spiccata elicità all'interno della cella temporalesca.
Nel contempo da est si avvicina l'impulso di Bora previsto per il pomeriggio, quest'ultimo avrà fondamentale importanza riguardo alla genesi della supercella sul goriziano.
Prima che il vento da est entrasse a fare la voce grossa, alcuni temporali si avviano sulle coste/entroterra sloveni ed istriani. Tali celle risulteranno di particolare intensità e potenza con molte grandinate al loro interno, ingenti piogge ed una continua autorigenerazione a causa sempre della forzante orografica, direttiva nordovest/sudest.
Negli stessi istanti il fronte freddo relativo all'entrata della Bora si fa strada dietro alle celle temporalesche istriane. Questo stesso impulso, una volta oltrepassato l'inflow sul fronte dei temporali, disattiverà letteralmente i fenomeni temporaleschi portandosi dietro un plus d'energia relativo all'outflow stesso generato dai fenomeni temporaleschi.
Insieme alle immagini satellitari possiamo vedere l'evidente fronte freddo che esce dalle celle in Istria e si muove verso nordovest, il mix tra il lago freddo al di sotto delle celle ed il fronte di passaggio genera una linea frontale (sempre in uscita dalle celle) molto evidente e che si spinge sul golfo triestino.
Durante tutto questo periodo, dalla genesi temporalesca sui rilievi collinari orientali ai temporali in Istria, si viene a creare una convergenza sulla pianura del Fvg tra la bassa pianura e la pianura centrale. Proprio in corrispondenza con questa linea si verrà a creare la supercella.
Durante la discesa della cella temporalesca relativa al cividalese si evince che, tale cella sarebbe comcomitante ad un secondario e debole fronte freddo contrassegnato con la linea viola.
Man mano che i due fronti si avvicinano alla linea di convergenza i temporali e l'instabilità si avviano attorno al goriziano, viene ipotizzata già un'iniziale elicità in quanto sul radar si palesano alcune piccole celle a V.
Nel momento in cui il temporale proveniente dal cividalese giunge sul Collio sloveno, munito di una possibile e precedente rotazione, si avviano parecchi moti convettivi turbolenti.
Le quattro rotazioni in atto, possibile mesociclone a nord, 3 misocicloni a sud.
In questo momento si avvia la fase supercellulare conclamata, il fronte freddo da sud, il fronte freddo secondario da nord e la convergenza sulla pianura si fondono in un mesociclone.
A questo punto i temporali non si spostano più da nord verso sud o viceversa ma si spostano in corrispondenza della convergenza ossia verso ovest. Inoltre la supercella una volta sfociata sulla pianura incomincia a perdere la sua potenza. Molta dell'energia convettiva era dovuta alla forzante orografica che su pianura non è più presente.
In ogni caso nel suo proseguimento verso ovest la supercella trova il suo equilibrio e genera altre grandinate seppur di piccole dimensioni, i temporali si generano di continuo sulla convergenza nella quale si era avviata precedentemente la supercella.
Daniel Tescari
10-05-2020