PERCHÉ A VOLTE I PEGGIORAMENTI METEOROLOGICI NON GENERANO I FENOMENI TEMPORALESCHI PREVISTI?

 

Ultimamente è successo spesso che i peggioramenti meteo previsti generino poche piogge, deboli temporali (o purtroppo nemmeno quelli) e si mantengono generalmente sulle aree montuose o collinari senza coinvolgere la pianura e la costa. 

Tali dinamiche sono piuttosto fastidiose, sia per quanto riguarda le previsioni (che poi risultano errate), sia per quanto riguarda la frustrazione nel vedere temporali scorrere "dietro le nostre schiene".

Nello schemino vediamo come un fronte freddo scavalca i rilievi alpini generando dei temporali o rovesci sulla pedemontana, salta a pie pari l'intera pianura a ridosso di questi ultimi, ricade poi invece molti chilometri più a sud dove vediamo una formazione temporalesca prendere forma.

Sulla pianura abbiamo un potenziale termico molto alto con CAPE/Lifted index spesso elevatissimi (rischio eventi estremi molto alto), a volte però è difficile da scalfire questo serbatoio dunque l'aria fredda lo aggira mantenendosi sui rilievi, scivola sopra le nostre teste e ricade molti chilometri più a sud come detto precedentemente. In questi casi (con la pianura carica di calore) si verificano potenti fenomeni temporaleschi sui rilievi e sulla pedemontana ma senza trasferirsi sulla pianura, su costa e bassa pianura in aggiunta viene pure in "aiuto" la resistenza dovuta ai flussi marini (che ora producono linee di convergenza intense e fenomeni temporaleschi violenti, ora producono una cupola stabile ed impossibile da bucare dai fronti perturbati, dipende da molti fattori). In oltre a nord della pianura abbiamo le Alpi ed  a est abbiamo la strada aperta con continui rilievi, quelli della Slovenia, dunque strada aperta per aggirare senza difficoltà la pianura e quindi spesso accade questo raggiro molto fastidioso.

Detto questo vediamo che i flussi freddi di debole intensità e che si mantengono più a nord delle Alpi generalmente producono temporali solo sui rilievi, fronti più decisi smuovono la cupola d'aria calda e così vediamo la formazione di sistemi temporaleschi anche organizzati e violenti.

 

#pazziperilmeteogoriziano